Il vecchio si fece di colpo intento, aggrottò le sopracciglia, strinse le labbra. Così immobile, profondamente assorto, offriva un’immagine che vedo sempre con piacere: quella del paziente nell’attimo stesso della scoperta (un misto di sgomento e di curiosità divertita), allorché vede per la prima volta con chiarezza quello che non va e al tempo stesso con precisione quello che c’è da fare.