Incontro Jacopo Perfetti, autore di Fai Fiorire il Cielo, in un mezzogiorno assolato di settembre, alla Radice Rotonda, locale vegano vicino a Porta Venezia.
Alla prima impressione Jacopo sembra timido e sta molto sulle sue, poi in pochi minuti, dopo un po’ di domande si mostra come è nel libro: un fiume in piena di idee e citazioni di filosofi e autori che si rincorrono.
Ci tiene a farmi presente, subito in apertura della nostra chiacchierata, due punti fermi del suo modo di vedere il mondo:
Per la sua passione per il web, sin dalle sue origini, ogni progetto importante della sua vita ha un sito web, un video, un luogo dedicato sulla rete: dal suo libro ai progetti artistici, dal matrimonio alla gravidanza di sua moglie.
Mi racconta con veloci pennellate la sua vita.
Nasce da due genitori che gli vogliono molto bene e sono stati sempre la radice solida e profonda del suo avventurarsi spavaldo nel mondo. Negli anni dell’università e sino a poco prima dei trent’anni, mette in pista e coordina con persone diverse una miriade di progetti. Gestisce con alcuni amici un locale sui Navigli. Crea siti web e progetti internet agli albori del web in Italia. Cura, ricerca e produce artisti, cataloghi d’arte e progetti culturali come l’Illegal Art Show, un network di happening artistici indipendenti. Apre un negozio. E gestisce progetti di comunicazione per molti brand italiani.
Poi all’avvicinarsi dei trent’anni decide all’improvviso che ha bisogno di dare una forma più stabile alla sua vita: si iscrive ad un MBA in Bocconi, ristruttura la sua casa spendendo tutti i soldi che aveva sino a quel momento messo da parte, si sposa e fa un figlio.
Jacopo che incontro oggi è quindi il frutto di tutte queste esperienze e incontri e mi stupisce il fatto che da un lato fa emergere chiaramente la sua vena artistica, dall’altro si dimostra invece molto pragmatico, razionale e metodico. Quando gli chiedo cosa ne pensi di una startup italiana piuttosto nota, mi risponde che per farsi un’opinione delle startup, se ne studia il bilancio…
Lo so che lui non ama le etichette, ma per me Jacopo ha in sé tutti gli ingredienti della sub-cultura nerd (in accezione molto positiva): Gioco, Immaginazione,Tecnologia.
Qui ed ora il nerd non è che uno scherzo umanista con solide basi scientifiche nell’accezione di razionali, metodiche. Prendendo con inedita sacralità la cultura popolare …rappresenta colui o colei in grado di affrontare la società in modo flessibile, ..capace di un genuino, conquistato e resistente senso di wonder, salvacondotto per una passione ed un entusiasmo che non si arenano nella maturità. E non è forse questa la sfida più difficile che i nostri tempi ci pongono?
Enrico Gandolfi – Generazione Nerd
Jacopo ama la meraviglia e lo stupore (Meraviglia è anche il soprannome di sua moglie). Per questo colleziona foto di scritte sui muri – WOW Writings on Walls – e lezioni: ogni giorno si segna la lezione che ha imparato in massimo una riga, 2.220 lezioni dal 2009 ad oggi.