Fiducia nel Team, sembra qualcosa di scontato, ma tutto cambia quando ci si allena a farla crescere con un Modello (semplicissimo) sulla Fiducia:
100% Responsabilità,
2 versi,
3 gambe
e da ultimo puoi anche giocare il Jolly 🙂
Senza la fiducia, non può esserci dialogo fra le persone. E in azienda, nei vostri gruppi di lavoro, la costruzione di qualcosa insieme sarà fortemente ostacolata.
Per questo vale la pena soffermarsi un momento a pensare su cosa si basa la fiducia e che leve ho io per costruirla se non c’è.
“Quando la fiducia è elevata, la comunicazione è facile, immediata ed efficace.”
Stephen R. Covey
Lavorando con alcuni clienti, abbiamo elaborato un Modello sulla Fiducia.
In una relazione – fra pari o con il tuo capo o con il tuo collaboratore – la fiducia va analizzata nei 2 versi e immaginata come uno sgabello con 3 gambe.
I 2 versi della fiducia:
Le 3 gambe della fiducia:
Quando è debole la fiducia in entrata, sembra che le mie leve per aumentarla siano relativamente semplici: miglioro la mia competenza, mantengo le promesse che ti faccio, sono più sincero.
E’ interessante riflettere che anche in assenza di fiducia in uscita (penso che tu sia incompetente, non hai mantenuto le promesse oppure ho avuto modo di verificare che spesso “menti sapendo di mentire”) io ho delle leve per aumentare la mia fiducia nei tuoi confronti, sempre che la relazione con te mi interessi. Provate a pensare quali potrebbero essere queste leve per voi ….
Ah dimenticavo…nella sua semplicità il modello è applicabile anche alle relazioni interpersonali in famiglia o con gli amici e alle relazioni da uno a molti come quelle di un brand coi suoi clienti e di un politico con la sua base di elettori. Anche se in ciascun ambito – azienda, famiglia, società e politica – la fiducia ha sue declinazioni particolari.
Un’ultima riflessione prima di concludere.
In azienda e nelle relazioni di vita, delle 3 gambe della FIDUCIA IN ENTRATA (quanto gli altri si fidano di me) è la SINCERITA’ quella su cui è più difficile migliorarsi. Sono giunta alla conclusione profonda che se non sono sincero, nella maggior parte dei casi non mento “sapendo di mentire” ma mento “non sapendo di mentire”, a causa di bias, ostacoli di percezione di me, dell’altro e della realtà.
Solo un lavoro su noi stessi ci può far crescere sulla gamba della SINCERITA’ della FIDUCIA IN ENTRATA. E uno degli strumenti più preziosi per questo lavoro è il feedback degli altri, cioè sollecitare e prendere sul serio quanto ci viene detto su di noi da chi ci sta intorno…..