Qualche tempo fa mi domandavo come fosse possibile che un romanzo che per un altro è meraviglioso, per me fosse illeggibile. Ho avuto risposta in questo saggio di Recalcati: un libro è un incontro, fra due storie e due vissuti, e come ogni incontro non puoi prevedere come andrà fino a quando non ci sei dentro.
E non c’entra essere uguali o diversi, lo stile letterario, la trama, ecc…è proprio il mistero dell’incontro.
Mi è piaciuto? Sì, molto.
Difficile soprattutto nella seconda parte, ma ne è valsa la pena.
La 1° parte è dedicata ad alcune riflessioni (acute) su cosa succede quando ci immergiamo nella lettura.
La 2° parte è una carrellata dei nove libri che hanno trasformato la vita di Recalcati: classici come Odissea, saggi come Scritti di Lacan o romanzi come La strada di McCarthy. Per ciascuno Recalcati racconta il punto di scoperta-trasformazione particolare, nel momento della vita in cui li ha letti.
Questo libro mi ha svelato cosa sta dietro il mio amore per la lettura, rinato in questo periodo della vita in cui sto sempre più scoprendo pezzi di me e “diventando chi sono” (parole pompose, ma chi conosce le mie letture, sa cosa intendo..).
Sentite cosa scrive Recalcati del libro come coltello:
“Posso intendere davvero quello che leggo, solo se viene toccata la corda più profonda del mio essere. Non sono io che attraverso la lettura mi approprio del libro, ma è il libro che si appropria di me. (…) Un libro è un coltello perché taglia la nostra vita offrendole la possibilità di acquisire una forma nuova. (…) Leggere significa innanzitutto disarmarsi di fronte al libro; per entrare in un libro devo essere disposto a farmi raggiungere, toccare, tagliare appunto.”
O del libro come incontro e scoperta:
“E’ possibile che un libro diventi un incontro? Se l’incontro è qualcosa che modifica il corso di una vita, che la riorienta, se l’incontro è un evento che offre un senso alla vita aprendola ad una nuova immagine del mondo, allora un libro, indubbiamente, può essere un incontro.
La potenza del libro e della sua lettura travalica il registro cognitivo della semplice comprensione, dell’apprendimento, dell’acquisizione di contenuti. E’ in gioco qualcosa di molto più spaesante (…) L’incontro con il libro diventa un ponte che mi consente di incontrare il segreto che abita il mio essere. Scopro attraverso il libro una parte di me di cui non avevo conoscenza; vedo attraverso il libro frammenti del mio essere che non avevo visto prima; oppure trovo nel libro le parole per dire quello che oscuramente vivevo e pensavo senza essere in grado di nominarlo“.
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[…] Lo sa bene chi ama leggere, i libri si prendono cura di noi, ci accompagnano in un viaggio dentro noi stessi, prendendoci per mano. Da qualche anno anche io ho scoperto la magia del leggere. Ci avevo riflettuto su, scrivendo di libri che ci trasformano, di libri che ci fanno apprendere, e di libri come coltelli e come incontri. […]