Non era l’ultimo libro dell’estate. Questo è l’ultimo dell’estate e il più importante del mio percorso di ricerca sulla e della Felicità.

“Dobbiamo fare il gesto. Tendere la mano. Offrire. Donare e donarci. È allora, e soltanto allora, che tutto può cambiare. Che la vita, quella vera, la straordinaria vita umana, può cominciare a fluire. (…) Solo allora la felicità, che non è sogno, utopia, ma l’aria necessaria per vivere davvero, comincerà a spirare, leggera, attorno a noi.

Occorre superare una linea che di solito non osiamo attraversare, che definisce il confine della convenzionalità, delle esperienze limitate, all’interno delle quali ci fermiamo perché sono quelle relative al mondo dell’utile, dell’immediatamente conveniente, visibile e sperimentabile, il mondo che la maggior parte degli altri ci chiede di frequentare, ed entro il quale, per pigrizia o paura, volentieri ci chiudiamo.”