“E’ così difficile avere rapporti di coppia veramente limpidi. Io amavo Nadia, volevo esserle d’aiuto, ma non l’amavo al punto da imporle da raccontarmi cosa le era successo all’università, cosa l’aveva allontanata per sempre dalle superfici algebriche. Le mie domande erano state fin dall’inizio flebili, perché presentivo che se lei avesse dato stura alla furia, all’avvilimento, al disgusto e chissà cos’altro ancora che con encomiabile autocontrollo aveva ficcato in qualche angolo del cervello, non sarebbe stata faccenda di pochi minuti. Al giorno sarebbe seguita la notte e poi ancora il giorno, discussioni, litigi, emicranie, pianti e scavi nel profondo (…) i consigli per darsi forza, insomma un’onda lunga che mi avrebbe travolto. Non sarei riuscito più a rispettare i mille impegni che avevo preso, l’insegnamento, i dibattiti, i viaggi, le riflessioni, lo studio (…)
Far chiarezza all’interno della vita di coppia, mah, forse è un dovere, ma anche un lusso che è rischioso permettersi.”
Quanto prevale l’io o il noi in un matrimonio?
Che differenza c’è fra una sana tensione ad un miglioramento di sé e il desiderio di essere perfetti agli occhi degli altri?
Narrare significa mentire, e meglio racconta chi meglio mente?
Questi sono i temi di questo romanzo, la storia non ve la racconto ma è particolare.
1 Comment
[…] Confidenza di Domenico Starnone […]