Nonostante gli investimenti delle aziende in strumenti, formazione e consulenze a supporto della trasformazione, la maggior parte degli studi mostra ancora un tasso di fallimento del 70% dei progetti di cambiamento organizzativo.
Pensiamo che vada rivista l’impostazione strategica di tali progetti: non più un CEO o un imprenditore ed una ristretta cerchia di persone che definiscono a tavolino nuove strategie da “aggiustare sulle persone”, ma un coinvolgimento nell’innovazione di tutti i collaboratori, implementando in parallelo modelli organizzativi nuovi, più flessibili e adatti ai nuovi contesti.
Coaching for Innovation
Le persone hanno in sé un potenziale spesso non esplorato: è importante avere strumenti per liberarlo. Crediamo che gli strumenti e, più in generale, l’approccio del coaching possano supportare l’innovazione spingendo i leader e i loro collaboratori a porsi continuamente nuove domande, con l’apertura a far emergere risposte che vengano dal futuro, non dal passato. L’approccio del coaching allena inoltre a cambiare vecchi paradigmi e schemi mentali per migliorare continuamente e a sperimentare un modello di delega-fiducia al posto di quello non più efficace di comando-controllo.
Organizzazioni positive
Intendiamo per Organizzazioni Positive aziende in cui le persone fioriscono in relazione con altri e ottengono risultati individuali e collettivi che hanno senso e superano le aspettative. E per fiorire le persone devono sentirsi soddisfatte, ispirate e non continuamente sotto pressione o minacciate da altri. Le ricerche dimostrano che una cultura positiva è in grado di determinare il +300% d’innovazione. I pilastri delle Organizzazioni Positive sono tre: uno scopo forte e collettivo, una leadership diffusa e positiva, una coerenza tra tutte le dimensioni organizzative (cultura, comportamenti, processi, ambienti, ..)
Intelligenza Emotiva
Crediamo che l’Intelligenza Emotiva sia fondamentale per la leadership del futuro e che sia possibile svilupparla come competenza e allenarla nel tempo. Innovare richiede una serie di capacità come l’empatia, l’ottimismo e il pensiero critico che stanno alla base del processo innovativo: immaginare nuove possibilità, lavorare in collaborazione con gli altri, adattarsi e rimanere aperti a nuove idee, navigare la paura e l’ansia che definiscono questa era di cambiamento. Questo è il motivo per cui il World Economic Forum Future of Jobs Report ha inserito l’intelligenza emotiva come una delle competenze più importanti per la forza lavoro del 21esimo secolo.
Innovazione condivisa
Crediamo che la trasformazione e l’innovazione possano emergere nella mente di un leader visionario ma debbano diventare strategia grazie dal Genio Collettivo di tutti coloro che lavorano in azienda (e intorno all’azienda, nel suo eco-sistema). Il ruolo del leader sarà quello di creatore di contesti organizzativi in cui l’apporto di tutti possa emergere.
L’azienda è un sistema interconnesso dove strategia, persone e tecnologia sono elementi di pari valore, da approcciare sin dall’inizio in modo integrato nel percorso continuo di innovazione.
Siamo curiosi e ossessionati per un apprendimento senza sosta. Per supportarti nell’innovazione, sperimentiamo di continuo i benefici di ogni metodologia e approccio da noi proposti.
Crediamo che l’innovazione nasca facendo incontrare e dialogare molti colori diversi. Per questo facilitiamo connessioni fra persone, settori, mondi e linguaggi differenti.
Emozioni + Razionalità stanno alla base delle nostre azioni e dei risultati che riusciamo ad ottenere. Non ce lo vogliamo dimenticare.
Amiamo i viaggi di sperimentazione e scoperta (wander) anche fatti con i nostri clienti e ci alleniamo a guardare il mondo e il business con lo stupore (wonder) del bambino che vede cose sempre nuove. E come i bambini, non ci prendiamo troppo sul serio.
Chi ha detto che è impossibile? Se questa domanda ci sfida ad affrontare grandi progetti, per costruire partiamo dal primo passo, con l’approccio degli eterni principianti.
Nessuno è infallibile, capita di commettere errori, è importante riconoscerli con umiltà e partire da lì per migliorarsi.